L’altro giorno, mentre camminavo tra i corridoi di un negozio, sono capitata nella sezione cartoleria e non ho potuto fare a meno di notare il nuovo diario di scuola di Barbie. Era rosa, ovviamente, e la più famosa bionda dagli occhi blu sorrideva in copertina, ma c’era qualcosa di diverso. Barbie portava gli occhiali, teneva una matita ed era seduta vicino ad una pila di libri con un mappamondo in cima. In aria, sopra la sua testa, c’erano degli oggetti fluttuanti, quasi a rappresentare quello che stava pensando: un quaderno, delle stelle, una lampadina che chiaramente simboleggiava un’idea, un razzo, un atomo, una matita e un pennarello. A quel punto ho visto il nuovo slogan di Barbie, proprio lì sull’angolo destro a caratteri cubitali: FUTURE LEADER.

Vedere questo diario mi ha un po’ riportato all’infanzia per un attimo. Non sono mai stata una fan accanita di Barbie, innanzitutto perché i miei genitori erano molto scettici su di lei, ma anche perché non mi sono mai realmente vista in questa bambola: avendo i capelli e gli occhi scuri ed una carnagione olivastra, da bambina preferivo altre bambole più simili a me. Eppure, nonostante le altre sottomarche di bambole, ho avuto anche una Barbie. Mi ricordo che era stato un regalo di mia nonna ed era l’edizione con l’ufficio negli anni 90.
In un certo senso, la Barbie Ufficio aveva uno scopo e da bambina la trovavo più interessante di altre edizioni, anche se non era chiaro per me in che cosa consistesse effettivamente il suo lavoro né perché dovesse avere la sua faccia sul computer e sul calendario sulla sua scrivania. Ad ogni modo, Barbie era semplicemente un personaggio nelle storie che immaginavo mentre giocavo con le altre mie bambole, piuttosto che qualcuno a cui io potessi aspirare a diventare. Ed ora, nel 2020, potete immaginare che gran sorpresa questo diario sia stato per me. Barbie viene illustrata come futura leader, come un modello da seguire che non limiterebbe le ragazze ad ambire ad essere in un certo modo, ma a rendersi conto del vasto spettro di possibilità che questo mondo moderno e globalizzato offre: Barbie ora sta dicendo alle ragazze e alle donne che possono essere leader in qualsiasi cosa si mettano in testa di fare ed è così che la legittimazione delle donne e la parità di genere hanno inizio. Questa scoperta mi ha portata a fare un po’ di ricerca.
Quest’anno in particolare, la Mattel ha lavorato ad una nuova collezione di Barbie con tre priorità principali: sport, scienza e neutralità di genere[1]. In effetti, la Mattel ha avuto qualche difficoltà nelle vendite prima del 2014 e questo ha costretto la compagnia a rivoluzionare il loro prodotto e il loro brand. Barbie veniva percepita come lontana dalla realtà e i genitori, proprio come i miei, storcevano il naso quando si trattava dell’influenza che questa bambola potesse avere sulle loro figlie. Quello che ne seguì fu un’organizzazione in base alle priorità di creazione della cultura da essere associata al brand Mattel e, in particolar modo, alla Barbie: non era mai stata solo un giocattolo e questo significava che era arrivato il momento di espandere i valori che promuoveva. Al fine di creare una cultura, Richard Dickson, Presidente e Chief Operating Office, insieme al team di Mattel ha optato per un inizio da zero con il loro stile di leadership. Il brainstorming e l’accoglienza di nuove idee si tradusse in una leadership più empatica che avrebbe portato la Mattel ad essere pronta ad affrontare dei rischi e, soprattutto, a celebrare i fallimenti lungo la strada verso la soluzione al problema. La rivoluzione interna della compagnia si è decisamente riflettuta sulla conseguente produzione: Barbie ha allargato il concetto di “modello da seguire” e, ancora una volta, si è adattata a ciò di cui la società aveva bisogno.
Questa bambola è riuscita a sfidare il mondo dei giocattoli sin dalla sua prima comparsa nel 1959, quando le bambine potevano solo giocare con i bambolotti. Barbie è divenuta l’immagine di qualcuno a cui le ragazze aspirassero a diventare, come una proiezione dei propri sogni, ma è innegabile che è anche stata la protagonista di diverse controversie[2]: la più conosciuta è sicuramente l’influenza sul rapporto che hanno le ragazze con il proprio corpo. Uno studio del 2006[3] pubblicato sulla rivista Developmental Psychology ha rivelato che le ragazze esposte alle Barbie in un’età dai 5 agli 8 anni sono più tendenti a soffrire di bassa autostima e insoddisfazione del proprio corpo data la non conformità con un corpo magro. Col tempo, nel 2016, le Barbie Fashionistas hanno lanciato tre tipi corporatura di Barbie: alta, curvy e petite[4]. Tuttavia, secondo una ricerca del 2019[5], una scelta più ampia di bambole non è stata in grado di cambiare il pregiudizio contro il peso: la maggior parte delle bambine preferisce comunque giocare con la classica Barbie magra. La strada per l’accettazione di sé e l’amore per sé stessi nella società è ancora lunga, ma Barbie ci sta provando.

Mentre davo un’occhiata al sito ufficiale[6], mi sono imbattuta nella collezione di Barbie Presidente e Vice Presidente[7], rilasciata originariamente nel 1992. In realtà, solo nel 2012 la Barbie candidata presidenziale caucasica è stata affiancata dalle Barbie afro-americana, asiatica e ispanica, ed è stato solo nel 2016 che l’idea di una squadra tutta al femminile venne realizzata[8]. Quest’anno si tratta di un omaggio alle elezioni Presidenziali del 3 Novembre negli Stati Uniti, in collaborazione con She Should Run[9], e promuove due delle più alte cariche di leadership con slogan come “you can be a leader” (puoi essere una leader) o “girls lead!” (le ragazze dirigono!), ma non si ferma qui: alcuni video, strumenti e giochi guidano sia bambini che genitori su come parlare di leadership e come i sogni di leadership vengano espressi giocando con una Barbie. C’è anche il supporto della collezione Team Campagna Elettorale: la responsabile di raccolta fondi per la campagna, la manager della campagna, la candidata e l’elettrice. Parallelamente, il 2020 sembra concludersi con un promettente passo in avanti in termini di emancipazione ed inclusione nel nuovo mandato presidenziale degli USA. Infatti, oltre alla scelta di Kamala D. Harris come candidata alla Vice-Presidenza, le squadre di governo per l’economia e per la comunicazione del Presidente-eletto Joe Biden non saranno soltanto composte da donne, ma esse saranno anche di diverse etnie (10). Tutto questo rende l’idea di una squadra tutta al femminile lanciata da Barbie non così lontana dal diventare prima o poi realtà. Dalla Barbie Astronauta nel 1965 alla Barbie Amministratore Delegato e la campagna “Noi Ragazze Possiamo Fare Tutto” nel 1985, Barbie si è sempre fatta strada nei cuori di miliardi di bambini. Nonostante sia stata etichettata come un modello per bambine sin dalle sue origini, combatte contro i ruoli di genere e gli stereotipi da oltre 60 anni ed ha abbattuto le mura del “Barbie world”. La mia generazione ha avuto la fortuna di assistere alla sua più impattante evoluzione e tenere quel diario tra le mani mi ha dato speranza per una nuova generazione che penserà fuori dalle righe sin dalla tenera età per quanto riguarda il loro futuro. Immaginare una bambola che ambisce a diventare una leader porta un bambino o una bambina a immaginare anche loro stessi ambire a diventare leader e non più semplicemente a giocare con una “Barbie girl in a Barbie world”.
[1] https://www.forbes.com/sites/shaheenajanjuhajivrajeurope/2020/03/03/innovation-and-diversity-the-powerful-combination-behind-barbies-new-line-up/#36a3f2e24b37
[2] https://www.rd.com/list/barbie-doll-controversies/
[3] Dittmar, H., Halliwell, E. & Ive, S. (2006). Does Barbie make girls want to be thin? The effect of experimental exposure to images of dolls on the body image of 5- to 8-year-old girls. Developmental Psychology. Mar;42(2):283-92.
[4] https://www.elle.com/culture/art-design/news/a33593/barbie-fashionista-new-body-types/
[5] Harriger, J. A., Schaefer, L. M., Thompson, J. K. & Cao, L. (2019). You can buy a child a curvy Barbie doll, but you can’t make her like it: Young girls’ beliefs about Barbie dolls with diverse shapes and sizes. Body Image. Sep; 30:107-113.
[6] https://barbie.mattel.com/shop
[7] https://barbie.mattel.com/en-us/about/president-and-vice-president.html
[8] https://www.rd.com/list/what-barbie-looked-like-decade-you-were-born/