Che cos’è in fondo la letteratura? Pensate al primo uomo che ha alzato gli occhi al cielo, a quello che improvvisamente si è trovato di fronte la grande distesa marina o a quello che mordendo un frutto ha scoperto non solo la necessità di mangiare, ma anche il dolce piacere di farlo. Pensate allo stupore intimorito di chi, per la prima volta, vede davvero, cioè guarda la realtà ponendosi domande. E’ di fronte ai grandi interrogativi e all’assenza di risposte che nascono i miti, le prime storie dal valore formativo ed esegetico del mondo.
Il bisogno di raccontare, affinatosi via via nel corso dei secoli, è connaturato nell’uomo, ne rappresenta un tratto costitutivo ed essenziale.
La finalità originaria del racconto è s-piegare e s-piegarsi, tanto che, riferendoci a questo verbo con l’immagine in un certo senso contenuta in esso, potremmo dire che il racconto corrisponde alla stiratura del foglio appallottolato – piegato, appunto – che siamo.