Un nuovo Sessantotto: la Francia tra scioperi e occupazioni

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Beatrice Cerri

Beatrice Cerri

Nel maggio 1968: Hanno avuto paura? Nel maggio 2018: Faremo di peggio!

A cinquant’anni dagli eventi di maggio 1968 la Francia rivive una grande mobilitazione universitaria. Il 15 febbraio 2018 è stata votata la legge Vidal (o legge ORE), una legge che si prefigge principalmente l’obiettivo di modificare le modalità di entrata in facoltà, necessità dovuta al fatto che circa uno studente su due rinuncia al corso frequentato anche prima di aver finito il primo anno.

Per questa ragione il nuovo sistema imporrebbe ai liceali di scegliere un percorso il più preciso e costante possibile, portandoli a scegliere l’indirizzo di liceo nell’ottica di prevedere già un eventuale percorso universitario, mantenendo un rendimento il più alto possibile per ottenere un priorità data dal merito. La legge prevede inoltre l’eliminazione della previdenza sociale per studenti, i quali dovrebbero quindi restare legati a quella dei genitori, sostituendo quindi la spesa con una contribuzione unica da pagare al momento dell’iscrizione a seconda del corso frequentato, a meno di aver ottenuto una borsa di studio.

Figure 1″No alla selezione, Sì all’educazione”

A seguito di un rifiuto generale della legge sono state organizzate manifestazioni in piazza a più riprese fino a che, nel mese di febbraio, gli studenti dell’università Paul Valéry di Montpellier hanno deciso di bloccare il sito, a seguito di un’assemblea a cui hanno partecipato circa 3000 persone. Non si è trattato della sola facoltà a optare per questa soluzione, si stima che 15 università su 400 in Francia si siano trovate in questi mesi in stato di occupazione. A metà marzo tuttavia si sono registrati i primi scontri violenti a seguito dell’occupazione da parte dei manifestanti dell’anfiteatro della facoltà di diritto di Montpellier, terminatosi con l’intervento di un gruppo armato nella notte tra il 22 e il 23 marzo scorso.

Figure 2 Studenti votano duante un’assemblea alla facoltà di lettere del’universtà di Aix-en-Provance

Un caso da analizzare è anche quello della capitale e della sua periferia. Il simbolo della rivolta studentesca in questa zona è diventata la sede di Tolbiac dell’università Panthéon Sorbonne – Paris I, occupata dalla fine del mese di marzo fino al 20 aprile scorso, quando successivamente a un intervento della polizia le 150 persone all’interno dell’edificio sono state evacuate. A seguito dell’intevento, gli studenti si sono spostati nel centro Censier dell’università Sorbonne Nouvelle – Paris III, occupata da lunedì 9 aprile.

Studenti contro

Figure 3 Studenti all’esterno della facoltà di giurisprudenza di Montpellier protestano contro l’occupazione

Gli studenti di Tolbiac non erano nuovi al campus, avendo presenziato alle assemblee generali dei giorni precedenti e spesso anche votato. Quel che infatti ha spaccato le opinioni degli studenti in merito all’occupazione è stato il fatto che durante le assemblee non fosse previsto alcun controllo di tessere studente da parte dei responsabili, consentendo quindi di votare a tutti coloro che fossero presenti, da studenti di università terze a rappresentanti dei sindacati dei lavoratori. L’università Paris III è infatti stata occupata, a detta di molti, tramite un sistema di votazioni truccato e antidemocratico, che ha messo avanti il voto di persone – spesso invitate dagli stessi occupanti tramite i social network – rispetto al voto di studenti dell’università che per ragioni spesso dettate da problemi di spostamento (accentuati dagli scioperi di alcuni mezzi pubblici) non hanno potuto recarsi in assemblea. È stato infatti più volte rimproverato agli organizzatori il fatto di aver rifiutato la possibilità di un voto on-line (al quale si sarebbe potuto accedere solo attraverso le proprie credenziali), asserendo che questo metodo non garantirebbe la giusta privacy.

Un’altra critica mossa al movimento è stata la scelta delle date del blocco, coincidenti con l’inizio degli esami. Nei giorni seguenti l’inizio del movimento è infatti risultato necessario per l’amministrazione e per i professori trovare soluzioni alternative ai loro programmi, in modo da evitare che gli studenti rischiassero di perdere l’anno pur senza cedere alle richieste degli occupanti di attribuire a tutti un “10 migliorabile”, ossia la sufficienza nel sistema francese con la possibilità per il singolo studente di migliorare il voto. Gli studenti con uno status particolare (come, ad esempio, gli Erasmus) sono stati ammessi all’interno delle aule a partire dal 12 aprile, data in cui il blocco è diventato filtrato dopo il voto svoltosi durante l’assemblea generale del giorno precedente.

A seguito dell’intervento della polizia del 30 aprile gli occupanti hanno deciso di proseguire le loro proteste in piazza, continuando con il progetto della “convergence des luttes”, insieme ad altri gruppi di scioperanti appartenenti al mondo del lavoro, in particolare dei ferrovieri. Anche una parte del corpo insegnanti ha deciso di iniziare uno sciopero dopo questo evento.

Figure 4 Lavoratori delle ferrovie e studenti uniti nelle proteste

Dopo l’evacuazione dell’università Paris Nanterre di mercoledì 13 giugno la Francia non vede più università occupate sul proprio territorio. Secondo le prime stime del ministero i danni ammonterebbero a circa 2 milioni di euro sulla totalità del Paese.

 

da Parigi, Beatrice Cerri

 

 

Riferimenti:

http://etudiant.lefigaro.fr/article/quels-sont-les-campus-universitaires-bloques-ce-jeudi- _d4bda9e8-38a9-11e8-85ee-f92b22a66fc4/

http://www.lemonde.fr/campus/article/2018/02/15/le-premier-syndicat-etudiant-retire-sonsoutiena-la-reforme-de-l-acces-a-l-universite_5257426_4401467.html

https://actu.fr/grand-est/nancy_54395/blocage-facs-etudiants-disent-oui-la-reprise-coursnancylunef-pas-daccord_16285585.html

https://mobile.francetvinfo.fr/societe/education/parcoursup/l-article-a-lire-pour-comprendrelesblocages-dans-les-universites_2694614.html#xtref=acc_dir

 

– Legge

http://www.senat.fr/espace_presse/actualites/201711/orientation_et_reussite_des_etudiants.html

 

– Liberazione Tolbiac/Censier/ danni/ danni Montpellier

http://etudiant.lefigaro.fr/article/universites-bloquees-plus-d-un-million-d-eurosdedegats_04a75fee-478e-11e8-9455-ca5abf1dba7b/

 

http://etudiant.lefigaro.fr/article/universite-evacuation-dans-le-calme-a-montpellier-carlesbloqueurs-sont-en-vacances_f4f695c6-46cd-11e8-9455-ca5abf1dba7b/?utm_campaign=Echobox&utm_medium=social_lefigaro&utm_source=Facebook

 

http://www.lemonde.fr/campus/article/2018/04/30/mouvement-etudiant-le-site-de-censierevacuepar-la-police_5292614_4401467.html

 

http://www.lefigaro.fr/flash-actu/2018/04/30/97001-20180430FILWWW00020-universite-lesitede-censier-evacue-a-paris.php

 

http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2018/04/23/97002-20180423FILWWW00299-universites-plus-d1million-d-euros-de-degats-vidal.php

 

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